Il Parco naturale regionale Bosco e paludi di Rauccio
ricade sul territorio di Lecce, dista dal capoluogo circa 15 km, ded occupa 1596 ettari. Il suo habitat naturale è formato dal bosco di lecci, il litorale sabbioso ed aree paludose, canali di bonifica ed il bacino di Torre Chianca. Tutta l’area ad est da Otranto a Brindisi costituiva un unico grande bosco dove viveva anche i cervi, di questi è rimasto solo il nome dell’Abazia di Santa Maria di Cerrate non lontano da Rauccio. Gli animali che abitano qui sono volpi, ricci e tassi e tra gli uccelli: cardellini, fringuelli, usignoli e pettirossi. L’area ospita anche stormi di passaggio.
La Riserva Naturale “Le Cesine” il più antico tra i parchi fu istituito nel 1980. Risiede a sud di San Cataldo, nel comune di Vernole, comprende una zona di spiaggia e si estende su 620 ettari. L’ampia zona umida con due stagni segnati da dune: Pantano Grande e Salapi, sono formati dalla falde sotterrane alimentata dall’acqua piovana di un’area carsica come il resto della penisola. L’osservazione degli uccelli è la maggiore attrazione. Qui nidificano nelle rotte migratorie: fenicotteri, il germani reali, il falchi di palude e il falchi pescatori, aironi pellegrino e, il pellicani. Una ampia pineta, e la macchia mediterranea popolano questa ampia zona umida.
Il Parco Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase
istituito nel 2006, con oltre tremila ettari e sessanta chilometri di costa, è il più esteso e coinvolge molti comuni tra Otranto e Santa Maria di Leuca.
Questo tratto di costa racchiude l’animo più antico del Salento. La costa rocciosa offre spettacoli di una bellezza senza tempo, narra con le numerose torri costiere delle scorrerie turche ma anche dell’approdo di Enea a Porto Badisco guardata dall'alto da Torre Sant'Emiliano. Qui nelle viscrere della terra la Grotta dei Cervi con il complesso pittorico neolitico tra i più grandi d'Europa, databile tra 4.000 e 3.000 anni a.c.
Ovunque pajare, masserie, torri costiere d’avvistamento, muretti a secco, e grotte carsiche, la Zinzulusa la più maestosa sino alla spettacolare insenature del Ciolo.