la Grotta Romanelli
sulla costa di Castro in cui studi iniziati nel 1900 hanno messo in luce la presenza dell’uomo del Paleolitico medio, denominato di Neanderthal, attraverso gli strumenti in pietra da questi prodotti e vissuto sino a 40.000 anni fa. Testimonianze di civilità successive indicano poi la presenza dell’uomo anatomicamente moderno datato 10.000 anni fa nella stessa grotta ma presente in Europa dall’Africa già 35.000 anni prima.
Sono del Paleolitico superiore (40/35.000-10.000 anni fa) le prime manifestazioni artistiche su oggetti e pareti di grotte (arte parietale) in cui sono rappresentati una gran quantità animali. All termine del Paleolitico superiore le figure naturalistiche lasciano posto a disegni geometrici fatti di linee e soggetti schematici come animali dal profilo sommario.
Si tratta in gran parte di composizioni lineari e geometriche, tra le quali compaiono i cosiddetti nastriforni con l'estremità a ciuffo o ad occhiello. Più scarsi i soggetti animali, spesso con il corpo campito da linee.
Grotta dei Cervi
Più a nord a Porto Badisco la Grotta dei Cervi, una grotta naturale costiera composta da tre corridoi che recano pitture parietali. Il secondo corridoio è lungo 200 metri è accessibile da un cunicolo che si apre sul primo corridoio. Questo da accesso a due ulteriori sale.
I pittogrammi con forme geometriche, raffigurano persone e animali con guano di pipistrello e ocra rossa. Le pitture risalgono al neolitico, tra il 6.000 ed il 5.000 a.C.
Le figure mostrano cacciatori, cani, cavalli, cervi, oggetti, simboli magici, geometrie astratte e scene di caccia ai cervi che da nome al ritrovamento. Uno dei pittogrammi più famosi è detto lo stregone danzante.
GROTTA DEL CAVALLO
La Grotta del Cavallo è a 15 m. sul livello del mare. L'entrata ampia è orientata a nord sul mare nella baia di Uluzzo. La grotta è famosa per i depositi archeologici risalenti al paleolitico superiore (45 - 43.000 anni fa) che rappresentano i più antichi resti di Homo sapiens in Europa. I manufatti qui rinvenuti ed im particolare la scheggiatura degli utensili da taglio hanno portato allidentificazione di una vera e propria civiltà Uluzziana.
Visitare questo vero e proprio santuario della Preistoria, nel comprensorio di Porto Selvaggio, è possibile grazie al tour virtuale promosso dall’archeologa Maria Laura Spano e l’assessorato alla Cultura del Comune di Nardò, Clicca Qui